Misteri delle bonifiche antiche lucchesi

I lucchesi in antichitá hasnno effettuato grandi bonifiche e deviato fiumi come il serchio per perseguire il loro piano oscuro.
Forse magari può apparire anche un po’ fuori tema, ma persino le cave di ghiaia sui monti pisani fanno parte di questo progetto occulto per la creazione di un passaggio ampio che unisca La Piana di Lucca e la Garfagnana al mare. Il tentativo in epoca medievale di ottenere uno sbocco sul mare con la deviazione del fiume Serchio, altro non è che un sistema per dare accesso ai lucchesi album genetico che poteva aggiungere loro attraverso le coste, perché per l’antica amicizia con la città di Pisa, che aveva la fortuna di trovarsi sul mare, la città di Lucca non poteva contare sui suoi abitanti come fonte di rinnovamento genetico. Persino il prosciugamento della zona detta del Padule tra Altopascio e Pontedera, è chiaramente un tentativo di creare una zona per il meticciamento degli abitanti di Lucca con esseri umani meno geneticamente stabili, e quindi di consentire alla razza occulta che abita quella piana di ritrovare una forma fisica più tollerabile rispetto a quella di deformi che gli si stava prospettando. La parte più difficile da capire in effetti è chi ha iniziato ad architettare questa pratica è perché. Noi siamo piuttosto convinti del fatto che in passato ci deve essere stato un elemento scatenante che ha spinto la Lucchesia tutta e soprattutto la città di Lucca, già lì in epoca pre-romana, ad avviare queste operazioni di modificazione del pool genetico, ma siamo piuttosto sicuri che ci sia stata una ingerenza esterna molto antica rimasta poi come tradizione in alcune famiglie. Ora come ora il processo è in una fase molto avanzata, tant’è che in lucchesia si è diffuso il “deh” pisano a suggellare il patto con gli abitanti del mare, unaz volta sconfitte le paludi con le bonifiche.