Templari

Che in Versilia i pazzi siano più del necessario è assodato. Per chi ci abita non è una novità. Ognuno conosce un bel po’ di persone che non  batte esattamente pari, un po’ come da tutte le parti.  Ma solo qui ci sono così tante leggende difficili da smentire e da verificare. Situazioni inquietanti se ne sentono spesso, così come casi degni di indagine.

Qualche mese fa in pieno lockdown era emerso qualche misterioso personaggio. A quanto sembra qualcuno ha avuto la bella e arrampicarsi fino sulle vette delle montagne in barba ai divieti di muoversi di casa portandosi in spalla croci di metallo, cemento, cazzuole e d’acqua.

Sicuramente non è un’impresa da poco e al 100% programmate con cura. Il risultato sono state queste grandi croci installate abusivamente senza il benché minimo rispetto per la montagna, perché è di tutti.

Se per tutti quanti è stato un gesto fatto da qualcuno mosso dalla fede e dall’amore per la sua terra, sinceramente avremmo preferito che le vette non fossero ulteriormente attaccate questi fanatici. Non tutti, però, sembrano essere d’accordo con noi.

Comunque la storia non ha niente di soprannaturale o di particolare fino a questo. Perché è stata liquidata come versione di qualche montanaro  un po’ toccatello. Il fatto è che questa storia si intreccia con un’altra, una che non mi ha fatto veramente piacere.

Stamattina infatti ero in spiaggia e mi sono trovato a parlare con uno dei personaggi che solitamente la frequentano, una che va in surf tutto l’anno, con un corpo da favola  ma vi assicuro che ha una faccia che fa passare la voglia.

A parte questo questo personaggio è sempre stato nuovo con Il nomignolo di Templari, perché era fissata con un’idea paranoica secondo cui vicino a casa sua nascosti in giro c’erano emissari dei Templari.

Va da sé che questa sua fissazione da sempre ha tirato lo scherno di tutti quanti, anche perché la storia diciamolo pure, non regge. Resta comunque il fatto che lei è sempre stata molto paranoica sull’argomento e ha accumulato un’enorme quantità di documenti più o meno incredibili sull’argomento. Qualche volta mi sono trovato a dare un’occhiata ai suoi appunti, scoprendo che mi sarebbero serviti giorni soltanto per leggermi l’indice. https://www.arborsapientiae.com/libro/17374/i-templari-storia-di-complotti-errori-e-terrorismo-collna-dm-5.html qua ci sono invece indicazioni meno deliranti.

Come vi ho già accennato questa va in surf e per chi non lo sapesse i dettagli su questa materia, i surfisti qua entrano in mare tutto l’anno, anche in inverno con il brutto tempo se ci sono le onde giuste.

Siccome a durante il lockdown che si è svolto praticamente nel periodo ideale per prendere le mareggiate migliori nessuno è potuto uscire in mare. Sono andati un po’ tutti in paranoia.

Templari abita nelle case popolari che sono a 300 o 400 m di distanza dal mare, protette dalla pineta, quindi nonostante l’esplicito divieto di spostarsi da casa, l’inverno di Templari è stato costellato di piccole visite in spiaggia, se non altro per guardare le onde.

Anche lei mi ha confermato la storia dell’altro tizio che sta vicino alla spiaggia sul il misterioso viavai ma ci ha aggiunto qualche elemento, probabilmente tutto di sua fantasia, ma che non escludo che possa essere almeno in parte vero.

Mi ha detto di persone che facevano sui giù dalla spiaggia quelle con le macchine grandi di cui  ho parlato. Secondo lei avevano anche scambiato alcune oggetti con altri personaggi che si trovavano in mare.

Secondo Templari, infatti erano stati scaricati da un barchino anche alcune casse, una delle quali è stata aperta e conteneva proprio una croce d’acciaio. Questa scena a quanto parrebbe si sarebbe svolta esattamente nel periodo in cui qualcuno poi raggiungeva le vette delle montagne per piantare la croce a dominare il tutto. Ormai io non riesco più a tenere bene le fila di tutti i movimenti misteriosi, ma questo sicuramente merita un po’ di indagine in più. 

 

Perché a detta di Templari poi è andata in spiaggia a controllare le impronte. Alcune di queste avrebbero avuto esattamente la forma di Croce templare lasciata da una delle casse quando era stata appoggiata in terra nella sabbia umida.

Devo ammettere che questa cosa mi turba non poco. Perché introduce un nuovo elemento in mezzo a questo strano equilibrio che si trova in Versilia attualmente, a quanto mi esce di capire.

Infatti, non ci sono soltanto i rappresentanti delle teste di cane e dei serpenti ad agire. Ma c’è una nuova fazione, probabilmente alleata con una delle due, cioè quella dei Templari, che fino ad ora non erano mai stati presenti. Se qualcuno avesse delle informazioni a riguardo, gradirei che mi arrivassero.

https://www.lagazzettadiviareggio.it/alta-versilia/2020/05/croci-sulle-apuane-e-caccia-allignoto-installatore/